NAH (USA)

On Stage: 3 AUG

Percussionista e fine manipolatore di suoni: il progetto NAH di Michul Kuun è il flusso di un torrente impetuoso, in 12 anni ha percorso una grossa fetta di territori musicali underground statunitensi, convogliando come affluenti generi e stilemi diversi. La techno si mischia con l’hip hop, l’elettronica sperimentale si fa jazz.

Partendo dai primi demo del 2011 e passando dal perno centrale della sua produzione discografica, l’album 𝑊𝑜𝑒 [Ranch Jams, 2014], si diramano tour e progetti in oltre trenta Paesi del mondo, che lo hanno reso uno degli act più intensi e divertenti da viversi all’interno di un festival. La sintesi del suo estro può riassumersi in rumore strutturato in sincopati ritmi percussivi, tradotto in performance live con batteria, campionatori e sensori all’avanguardia: un collage coinvolgente al cui centro vi è il ritmo, il pulsare frenetico della musica.

Suono violento e caos giocoso giungono nell’ultimo 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙𝑙𝑦 𝑅𝑒𝑐𝑎𝑙𝑙𝑒𝑑 [Difficult Sounds, 2024] nel footwork e nel lo-fi industrial hip hop, in una danza sciamanica, capace di far risvegliare gli ancestrali spiriti che dimorano negli arbusti intorno a Castel del Monte.